Io porto una piuma
Irrequieta, intensa, controversa, l'opera di AkaB (Gabriele di Benedetto, 1976-2019) rappresenta una tappa fondamentale nella storia del fumetto degli ultimi 30 anni, intersecando generi (vignette, storie brevi, graphic novel, webcomics…), mercati (dall’autoproduzione al mainstream) e arti disparate (pittura, grafica, illustrazione, animazione, cinema sperimentale e musica indipendente…). Incessante “esploratore delle condizioni dell'animo umano e sperimentatore non convenzionale”, AkaB è una figura di artista di indiscusso valore. Molte voci di intellettuali del fumetto ne hanno infatti indicato le capacità di instancabile operatore culturale, promotore di gruppi e collettivi, fautore di progetti editoriali, iniziatore di processi di tutela e valorizzazione dei mestieri legati al fumetto.
Il documentario “... io porto una piuma” racconta, con le parole di collaboratori, amici e colleghi intervistati, la figura pubblica di un autore che ha influito a vari livelli sulla cultura e sulla promozione della nona arte, sperimentando tanto nel privato della creazione autonoma, quanto nella dimensione condivisa di collettivi e gruppi (a partire da esperienze come Shock Studio, Stigma, Dummy, Nixon, passando per i principali gruppi e case editrici della scena underground e istituzionale.